Project Description

CHINA VANKE PAVILION

EXPO – Milano

Main contractor: Bodino Engineering

Progettista: Daniel Libeskind

Nella costruzione di questo padiglione durante l’Expo 2015, è stato per noi un onore essere parte di un Team di lavoro così importante e referenziato.
Per conto di Bodino Engineering, abbiamo contribuito a coordinare il progetto costruttivo, i lavori di cantiere e la gestione economica di commessa.

Un grande progetto contemporaneo

Un edificio con linee rette quasi inesistenti, la cui ingegnerizzazione complessa ha permesso di amalgamare competenze professionali e fornitori altamente specializzati, tutti Italiani.
Una sfida emozionante, dai ritmi intensi ma appassionanti, dove tutti i soggetti coinvolti hanno compreso fin da subito l’unicità dell’opera. Grazie a questo contributo collettivo, in 16 mesi l’intuizione geniale di Libeskind si è trasformata in realtà.
Il Vanke China Pavilion è stato il primo a essere consegnato in Expo, sicuramente uno dei più fotografati e più apprezzati dalle riviste internazionali di Architettura e Design.

Scrive Domus nel Marzo 2015:

Il colosso immobiliare cinese Vanke con la sua partecipazione a Expo Milano 2015 vuole mostrare al mondo un ritaglio di vita contemporanea in Cina, dalla prospettiva della gente comune, attraverso l’esperienza e lo spirito dello Shitang.

Nel padiglione di 959 metri quadri si ricreano le atmosfere legate allo Shitang che, molto più di una semplice mensa, rappresenta una struttura sociale tradizionale, presente fin dall’antichità ma che continua a esistere nella società contemporanea cinese in varie forme. Uno spazio conviviale, in cui trovare cibo conveniente e un ambiente sano e sereno.

Il padiglione, situato in prossimità della Lake Arena, è stato progettato dallo studio Daniel Libeskind di New York e da Libeskind Architettura di Milano, che lo hanno concepito come un’estensione del paesaggio circostante. La musicalità delle proporzioni, le geometrie sinuose e il movimento fluido tra il volume interno e quello esterno creano un viaggio attraverso lo spazio e il tempo. L’esposizione è organizzata in due percorsi indipendenti, dall’interno verso l’esterno, e con un giardino praticabile sul tetto. I visitatori si trovano immersi in una foresta di pali, con schermi che proiettano scene di pranzi, di gioia, e di condivisione. L’installazione basata sulla metafora delle radici, dei tronchi e dei rami simboleggia l’impegno di Vanke nei confronti della comunità, che vive grazie alle relazioni reciproche tra persone, valori e tradizioni.

Il rivestimento del padiglione è composto da lastre tridimensionali di grès porcellanato smaltate di un evocativo rosso lacca. La tinta è una cromia speciale formulata e messa a punto appositamente per questo progetto nel laboratorio tintometrico di Casalgrande Padana.”

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